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NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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domenica 2 dicembre 2012

ANSIA, DEPRESSIONE, ATTACCHI DI PANICO, MALATTIE MENTALI: È TUTTO VERAMENTE SOLO NELLA TESTA?


Caro Pietro, la tua è una tesi molto interessante. Vorrei poter approfondire con a te alcuni punti che non mi sono chiari.
Anch'io sono vegano e crudista da un anno dopo esser stato vegetariano per due, ed ho una formazione da psicologo per cui abbastanza distante dal modello organicista della malattia mentale della medicina allopatica.
Cosa intendi dire quando dici che in natura i disturbi mentali non esistono?

Aspetto una tua risposta, grazie

Sergio
 
RISPOSTA

Ciao Sergio.
Grazie anzitutto per il tuo commento.
E complimenti per i risultati ottenuti con il crudismo. Non è roba da tutti.
Veniamo a noi.
Questo blog è nato con l'intento di far comprendere che non si nasce bacati, che la salute non è qualcosa di casuale, che le malattie non arrivano per farci un dispetto...Insomma, che siamo una macchina frutto di milioni di anni di evoluzione, e che possiamo e dobbiamo funzionare alla perfezione.
Allora perché, soprattutto nell'ambito delle malattie mentali, siamo ridotti così male? Perché 100 milioni di persone e 11 milioni di bambini sono costretti a prendere psicofarmaci per "funzionare"?
La risposta non è complicata, e si riallaccia al tuo quesito.
Tu sei uno psicologo, e quindi "indottrinato" a ricercare una spiegazione psicologica a una manifestazione di un disturbo psichiatrico.
Lo psichiatra allopatico, ma anche quelli che utilizzano altri "rimedi", vuoi l'omeopatia ad esempio, sono indirizzati verso la somministrazione di una sostanza che vada a bloccare la sintomatologia, e a loro poco importa la motivazione per cui è insorta.
La prassi ormai consolidata è quella di accoppiare la somministrazione di psicofarmaci/rimedi con la psicoterapia.
Ma allora, quale è la risposta giusta, e quindi come si esce definitivamente da un "disturbo mentale"?
Facciamo prima un passo indietro, e vediamo, come accennato, come mai siamo ridotti così.
La società odierna impone sicuramente dei ritmi e delle pressioni che sono assolutamente mostruosi, ma è troppo semplicistico ricondurre tutto a questo.
Io sono orientato, e le mie esperienze me lo confermano, verso il binomio "mente sana in corpo sano".
Cosa significa?
Significa che anima e corpo sono intimamente connessi, e che quindi debbano essere considerati in egual misura ogni volta in cui ci si trovi davanti a un essere umano che manifesti disturbi di carattere psichiatrico.
Partiamo dalla parte "mentale" e non fisica.
I lutti, gli eventi negativi, colpiscono in diversa misura tutto il genere umano nel corso della propria vita. Nulla possiamo farci a riguardo.
Mia madre muore, e giustamente il mio umore ne risente.
Io personalmente penso che nessuno abbia bisogno dello psicologo, e che questa figura possa essere sostituita dall'amore e dall'affetto che tutti noi dovremmo avere, e che ci permettono di superare le difficoltà nella vita.
Quindi...
Mi deprimo, ma dato che il mio corpo è forte poiché ben alimentato secondo il disegno datoci da Madre Natura (il vegancrudismo) ecco che a distanza di tempo metabolizzo l'evento e torno a vivere, avendo superato in maniera definitiva il "problema".
Succede spesso invece che un lutto faccia cadere in uno stato di totale prostrazione, senza, a distanza di tempo, nessun miglioramento.
Ecco che quindi qui mi devo interrogare se lo stato depressivo sia da ricollegare solo ed esclusivamente al lutto subito, o se il lutto sia stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ormai stracolmo, sia di tossine "mentali" che di tossine squisitamente organiche.
E qui arriva il discorso dell'alimentazione.
Più ci discostiamo da quello che Madre Natura ha deciso per noi, peggio stiamo, anche di testa.
Basta guardarsi allo specchio: siamo senza artigli, senza voglia di sangue, senza una mandibola che si muova in verticale, senza denti per lacerare, senza velocità, con un intestino lungo, con la mancanza dell'enzima uricasi per digerire gli acidi urici delle proteine animali...insomma...siamo fruttariani per natura, e come tali dovremmo alimentarci con frutta e verdura cruda.
E invece l'uomo, soprattutto negli ultimi 100 anni, ha esponenzialmente aumentato tutti i cibi con esso incompatibili, e quindi l'alimentazione si è trasformata.
Si consumano quindi latticini, cereali, carne e pesce, relegando la frutta e la verdura agli ultimi posti se non proprio escluse.
L'adulterazione del cibo, la sua cottura e la sua sofisticazione hanno fatto il resto.
Depressione e diabete non sono lontani per nulla.
E quando entrerà in testa il concetto che i problemi organici derivati da un'alimentazione scorretta possono dare disturbi tanto fisici quanto mentali, finalmente si rivoluzionerà l'approccio al malato mentale, considerandolo un "potenzialmente sano" come scrivo nel mio libro di prossima uscita.
E quindi, ritornando al discorso di prima, è possibile che un lutto colpisca un corpo già indebolito sia mentalmente che fisicamente, dando proprio il colpo di grazia che spalanca le porte al consumo di psicofarmaci.
Vediamo ora la parte "fisica".
Il concetto che tutte le persone che manifestano disturbi psichiatrici dovrebbero comprendere è che non si deve mai e poi mai tralasciare la parte fisica allorquando si inizi a soffrire di qualunque cosiddetta malattia mentale.
Intestino e mente sono intimamente collegati.
La depressione è assolutamente ricollegabile a disbiosi intestinali dovute alla putrefazione delle proteine animali.
Le malattie mentali hanno più spesso di quanto si creda una causa organica: intolleranze alimentari, celiachia e forti intolleranze al glutine, presenza di metalli pesanti, denti devitalizzati, intestino surriscaldato, uso di farmaci e droghe, diabete, tiroiditi.
Nel mondo animale, infatti, non vi è traccia di disturbo mentale.
Solo i nostri animali domestici, tra allucinanti crocchette e malsane abitudini di vita, sviluppano disturbi psichiatrici.
Concludendo, caro Sergio, non sono le sedute su di un lettino dallo psicologo o gli psicofarmaci che possono guarire un malato mentale.
Nessuno è malato di mente. I malati di mente non esistono.
Esistono le persone che manifestano disturbi psichiatrici.
Individuata la causa, se psicologica, si vince con l'amore e l'affetto.
Se organica, si vince alimentandosi nel nostro disegno ed eliminando quanto di tossico sta impedendo il corretto funzionamento del nostro sistema nervoso e quindi del nostro corpo.
Se organica e psicologica, si agisce su ambo le parti.
Non si passa da un problema depressivo alla dipendenza dallo psicologo.
Non si passa da un problema depressivo alla dipendenza da psicofarmaci.
Siamo nati per stare bene. Punto.

 






4 commenti:

  1. Ciao Petro, grazie per la tua risposta articolata che mi permette di toccare diversi punti interessanti.

    Per chiarezza di esposizione riporto i passaggi che vado a commentare:

    "Questo blog è nato con l'intento di far comprendere che non si nasce bacati, che la salute non è qualcosa di casuale, che le malattie non arrivano per farci un dispetto...Insomma, che siamo una macchina frutto di milioni di anni di evoluzione, e che possiamo e dobbiamo funzionare alla perfezione."
    Questo punto immagino muova dal presupposto si nasca senza malattie genetiche o cormosomiche. L'evoluzione di ogni essere vivente è basata su modificazioni genetiche casuali che possono risultare adattive e quindi un vantaggio evolutivo oppure disadattive e quindi malattia, come puó essere la sindrome di down o l'emofilia.


    "Io sono orientato, e le mie esperienze me lo confermano, verso il binomio "mente sana in corpo sano".
    Cosa significa?
    Significa che anima e corpo sono intimamente connessi, e che quindi debbano essere considerati in egual misura ogni volta in cui ci si trovi davanti a un essere umano che manifesti disturbi di carattere psichiatrico."

    Come diceva Ippocrate "fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo".
    Assolutamente d'accordo. Peró lo stesso Ippocrate sapeva che ogni disturbo ha una componente biologica, una sociale ed una psicologica, che è lo stesso approccio in voga al giorno d'oggi nel riferirsi ai disturbi mentali.

    "E quando entrerà in testa il concetto che i problemi organici derivati da un'alimentazione scorretta possono dare disturbi tanto fisici quanto mentali, finalmente si rivoluzionerà l'approccio al malato mentale, considerandolo un "potenzialmente sano" come scrivo nel mio libro di prossima uscita."

    assolutamente d'accordo, l'aspetto biologico è una delle variabili che concorre alla determinazione di un problema psicologico


    "Nel mondo animale, infatti, non vi è traccia di disturbo mentale.
    Solo i nostri animali domestici, tra allucinanti crocchette e malsane abitudini di vita, sviluppano disturbi psichiatrici."

    Nel mondo animale non vi è neppure traccia del calcolo infinitesimale, della teoria delle stringhe o della pietá di michelangelo, delle capacitá linguistiche, logico-deduttive o artistiche che si trovano nella specie umana, per fare qualche esempio.Il riduzionismo al modello animale mostra molti limiti, gli stessi che si riscontrano nella sperimentazione animale: si ottengono risultati su una specie che non si riescono a riprodurre in un'altra perchè ognuno è differente.
    Che non esistano disturbi mentali negli animali non è vero. Sono stati studiati soprattutto in cani, gatti e primati, e come tu stesso una delle cause è ambientale, come per gli stess uomini. Nessun disturbo si sviluppo nel vuoto, è sempre il prodotto di un interazione di fattori, biologici, sociali e psicologici.
    Non ricordo chi disse che il disturbo mentale è una risposta comprensibile ad un ambiente incomprensibile.

    "Nessuno è malato di mente. I malati di mente non esistono.
    Esistono le persone che manifestano disturbi psichiatrici"

    Qui non ti seguo. Prima di tutto una precisazione terminologica. La definizione "malattia mentale" è propria del modello organicista puro, che considera la malattia mentale come una categoria nosologica con una propria identitá ontologica.
    Si preferisce parlare di disturbo mentale proprio perchè ha carattere funzionale e non organico.
    Le persone che manifestano disturbi psichiatrici hanno un disturbo psichiatrico?


    Grazie ancora per la tua rispota, aspetto di poter leggere la tua replica, ciao!


    Sergio

    RispondiElimina
  2. chi prende psicofarmaci rimane con gli stessi sintomi di quando non ne prendeva..I depressi rimangono depressi gli ansiosi rimangono ansiosi i bipolari rimangono bipolari e cosi' via..a volte stanno meglio ( per un periodo ) i medici dicono e' per merito dei farmaci ma sarebbero stati meglio per alcuni periodi senza..

    se stai bene lo psichiatra dice " stai bene perche' prendi il farmaco quindi non lo devi smettere.."non lo smetti mai !!!

    ..se invece stai male ti aumenta o cambia il farmaco..insomma il FARMACO e' sempre a vita..specie se sei un tipo semplice che non si pone quesiti..

    lavoro come operatore in un spdc e i malati sono sempre i soliti che escono e ritornano..quindi a cosa servono i farmaci a nulla.....

    quando un paziente rompe le scatole e' "richiestivo" per la scienza psichiatrica e allora giu' valium largactil rivotril..oramai potrei fare il medico anche io i farmaci sono quelli..non si fanno esami particolari o radiografie per fare diagnosi come in reparti medici..si prova..e basta !! la diagnosi si fa solo sui sintomi..(quelli che danno noia alla societa'..)

    ..se non ne va uno ne danno un altro..siam buoni tutti a fare psichiatri che danno farmaci...

    se poi non accetti le cure non esci dal reparto o ti faccio il TSO..o ti faccio punture tipo HALDOL RISPERDAL MODITEN a rilascio prolungato..a vita anche quelle !!


    gli psichiatri in genere aumentano le dosi sempre di piu' farmaci tipo CLOZAPINA..SERENASE RISPERDAL..ora fanno i.muscolare di XEPLION spacciandola per novita' ma e' la forma iniettabile dell'INVEGA..!!!

    Sanno che danno problemi al cuore ( QTC ) fanno un bell'elettrocardiogramma e poi GIU' FARMACI cosi' si sentono coperti dal punto di vista legale...l'ECG e' stato fatto..ma a prescindere dall'esito i farmaci li danno ugualmente !!...


    zombie li vogliono zombi cosi' non rompono le scatole e non fanno nulla belli.. grassi e rincoglioniti...

    vedo ragazzi con dosi tipo : DEPAKIN 1000 DUE VOLTE AL GIORNO.. RIVOTRIL GOCCE 100 GOCCE AL GIORNO.. SERENASE GOCCE 40 GOCCE TRE VOLTE AL GIORNO... ETCETC...ma sono dosaggi che oramai abituati e drogati non hanno effetti positivi e verranno aumentati ancora ancora ancora..

    miscugli di due o tre antidepressivi , poi litio e depakin insieme..gocce gocce gocce..e vedi che a parte dormire la patologia di base non cambia mai..

    si cerca di annichilire e basta almeno non chiedono piu' nulla e stanno zitti..non disturbano famiglie e citta'...


    sono farmacie viventi i pazienti che entrano nel giro della psichiatria..se vanno al pronto soccorso nemmeno li guardano li spediscono in psichiatria diretti perche' ormai possono essere malati solo di patologie psichiatriche !!


    franco 5

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io lavoro in una struttura adiacente a una comunità residenziale psichiatrica AD ALTA PROTEZIONE .... e ogni giorno tocco con mano ( con occhi )la realtà dei ragazzi che vi stanno reclusi. in realtà c'è un clima quasi sereno, si cerca di spacciare per normalità il continuo somministrare loro LA TERAPIA. hai preso la terapia dle mattino ? e quella del pomeriggio ? e quella della sera ? e la terapia al bisogno s e non dormi di notte ...l'hai presa..? il risultato è che i ragazzi stanno sempre in uno stato catatonico, cioè sono svegli ma è come se dormissero, si muovono con lentezza, non hanno mai un pensiero originale, toh via... un guizzo , un lampo di idea, hanno perso ogni senso critico nei confronti sia degli operatori che della loro vita in generale e non sono in grado di collocare la propria vita in una qualche sorta di prospettiva. gli fanno fare ( ai più fortunati ) attività riabilitative assurde, tipo curar e gli asini ( abbiamo due asini veri , oltre agli psichiatri e educatori che sono altri asini su due gambe ) o fare il pane o pulire o stirare. dei laboratori che gli vengono corrisposti a 2,60 euro all'ora.... e poi ... li conducono alla commissione invalidità che gli affibbierà una bella pensione di invalidità da 289 euro al mese. io soffro le pene dell'inferno a non poter fare NULLA per modificare questa situazione, se tento di parlare mi trovo davanti il muro di TUTII i colleghi che stanno al gioco . è davvero un gioco sporco , uno sterminio di massa fatto a piccole dosi quotidiane

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    2. purtroppo questa è la psichiatria gala... sono stato rinchiuso anche io l'anno scorso per 2 settimane in un reparto psichiatrico in seguito a vari disagi che stavo vivendo e cosa hanno fatto i medici?? Ovviamente giù psicofarmarci a nastro mi ricordo che mi davano almeno 5 pastiglie insieme più gocce di ogni genere... La terapia proprio come dici tu... non riuscivo neanche a stare in piedi, barcollavo di quà e di là, e il mio disagio aumentava... poi una mattina ho deciso di andarmene perchè mi stavano rovinando ancora di più!!! Cosi funziona, è questa la realtà... bisogna stare molto lontano dagli psichiatri

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