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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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domenica 31 luglio 2016

PIETRO, COSA PENSI DEL MONOPASTO DI FRUTTA?


LETTERA


Buongiorno Pietro. È molto che ti seguo. Ti scrissi la mia storia parecchio tempo fa riguardo alla derealizzazione. Volevo chiederti cosa pensi del monopasto di frutta, e cosa pensi dell'accoppiata banane e datteri.
Ciaooo
Andrea 


RISPOSTA

Ciao Andrea,
felice di risentirti e di sapere che sei partito alla grande con l'alimentazione. Aggiornami quando puoi su come stai.

Sono d'accordissimo nel mangiare un solo tipo di frutta come pasto completo fino a sazietà, perché lo ritengo veramente il top per digeribilità.

Adoro comunque l'accoppiata datteri e banane, che promuovo al 100%, anche perché le banane aggiungono l'acqua che i datteri disidratati non hanno.

Avanti così

Pietro Bisanti


MADRE 87ENNE PIENA DI FISSAZIONI E PAURE. COSA FACCIO?

LETTERA

Buona sera Pietro è da poco che ti conosco tramite il blog di Valdo Vaccaro. Spero non ti sembrerò maleducata se ti do del tu. Il mio nome è Daniela e ho da esporti un problema un po complesso perché riguarda mia mamma che ha 87 anni. 

Lei soffre da anni di fissazioni e paure che hanno condizionato la mia vita ed ora che è anziana le sue problematiche si sono accentuate. Vorrei prima precisare che in passato ha sofferto anche di depressione accentuata da problematiche familiari piuttosto gravi e da un pesante intervento di by pass.

E quindi è dall'età di 65 anni circa che assumeva farmaci per il cuore, per la pressione, per il colesterolo e per la depressione (efexor 75). Non la potevo più vedere appesantita da tutti quei farmaci, era ormai intontita e perdeva spesso l'equilibrio cadendo ripetutamente e ormai la situazione si era fatta invalidante anche per me.

Cosi a gennaio di quest'anno grazie a Valdo Vaccaro, alle tesine che ho studiato sul suo blog molto gradualmente gli ho tolto i farmaci compreso efexor inserendo nel contempo molta frutta e verdura nella sua alimentazione. Nel giro di un mese e mezzo l'ho liberata finalmente da tutti quei veleni e con grande mia meraviglia notai subito un notevole miglioramento sia nelle capacità cognitive che nel riacquisto dell'equilibrio, dal quel momento non è caduta più. 

Ora però resta il problema psichico e per questo vengo a chiederti aiuto.  
Depressione non ne ha più, però arrivata la sera incominciando verso le 16 circa non vuole essere assolutamente lasciata da sola in casa, lei vive con me e mio marito, ti puoi immaginare il disagio che mi provoca, anche con le sue altre fissazioni tipo: paura di restare sola già detto, paura dei  ladri, bisogno di rinchiudersi la sera presto anche con questo caldo, eccessiva preoccupazione per i cari quando usciamo. 

La notte non si addormenta se prima mio marito non rincasa (perché fa un lavoro serale) al punto da svegliarmi per chiedermi se è tornato. Queste sue paure la rendono troppo invadente nella nostra vita che quasi non abbiamo più privacy.

Io sono quasi sull'orlo della disperazione. Purtroppo abbiamo anche notevoli difficoltà economiche e non posso permettermi di farmi aiutare da una badante. Sto veramente male, anzi stiamo veramente male io e mio marito.  

Considerando che alla sua età non sempre è facile convincerla a non mangiare certi cibi e qui è ormai abituata da anni che le fanno male mi sono rivolta ai fiori di bach e a uno psichiatra (come si dice: a mali  
estremi estremi rimedi). 

Non sono molto contenta di questi rimedi soprattutto dello xanax che gli ha prescritto il medico. Ho infatti letto un  tuo articolo su questo farmaco che mi ha allarmato. Ma come spero hai ben capito la situazione non è facile da gestire anche perché lei mi sottrae molta energia e spesso non riesco a preparare in casa alcuni cibi sani come il pane senza frumento.

Ti voglio sottolineare che lei è molto legata al pane e sarebbe molto difficile disabituarla, lo so che non dovrebbe mangiare cereali, ma fra le due cose la meno peggio e fare in casa del pane senza frumento e senza glutine. 

Cosa faresti al posto mio? Cosa mi  consigli? Se proprio lei non vorrà collaborare con l'alimentazione pensi che  potrà funzionare qualche sedativo naturale erboristico e se sì quale?  

Oppure potrebbe esserci  qualche ansiolitico sintetico meno pesante dello  xanax a mali estremi, uno efficace ma con meno effetti indesiderati? 

Ti  prego dammi una dritta. Amo mia madre e la voglio aiutare a stare bene in  modo naturale ,sarebbe il mio sogno, però cosi io non vivo più ho bisogno anche della mia vita e sento che mi sto ammalando perché se manca la serenità alla base di tutto come insegna Valdo neanche l'alimentazione  vegan-crudista può aiutare infatti cerco di seguirla ma ho sempre acidità causa il nervosismo. 

Nervosismo che mi causa svogliatezza e fame nervosa e mangio quello che mi capita prima, tranne la carne però. 

Spero di essere stata esaustiva  e di averti dato abbastanza informazioni. 

Spero mi  leggerai e mi risponderai presto. 

Ringraziandoti in anticipo per la tua infinita gentilezza ti saluto.
Daniela.


RISPOSTA

Ciao Daniela,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Ti capisco al cento per cento.

Purtroppo i nostri anziani pagano anni e anni di uno stile di vita obbrobrioso con una "vecchiaia" assolutamente orripilante, ove ci si degrada fisicamente e mentalmente.

E poi le loro "colpe" ricadono su chi si prende "carico" di loro.

Ma le cose non devono andare così. Ognuno di noi ha il DOVERE di mantenersi in salute, per vivere al meglio e per non dover "gravare inutilmente" sul prossimo.

Le case di riposo, ormai redditizie quanto aprire un'agenzia di pompe funebri, dovrebbero esistere solo per coloro che a causa di incidenti o altri danni fisici non sono più autosufficienti.

Detto questo, mi permetto di darti questi consigli:

1) Inutile cadere dalla padella alla brace: hai tolto i farmaci velocemente e al contempo non hai migliorato lo stile di vita alimentare di tua mamma. Per questo sono tornate tutte le paure che il farmaco aveva semplicemente nascosto. Quindi è altrettanto inutile imbottirla di ansiolitici. E di ansiolitici LEGGERI non ne esistono. Fanno tutti male.

2) Hai due possibilità: o ti prendi cura di tua mamma al 100%, oppure non te ne prendi cura. Le vie di mezzo servono solo ad incancrenire il problema senza risolverlo. Questo significa che devi prendere una decisione. O ti affidi allo psichiatra e la fai tornare sotto farmaci, oppure, se credi nelle capacità autoguaritive del corpo umano, adotti SENZA RISERVE lo schema alimentare che ben sappiamo e che esclude il glutine al 100%.

La vita vale la pena di essere vissuta ogni istante, anche ad 87 anni.

Sei bravissima e di cuore, ma devi comunque capire che non otterrai risultati con le vie di mezzo, soprattutto a questa età e con i pesanti trascorsi farmacologici di tua mamma.

Quindi, se ti accorgi che per te sarà impossibile aiutarla nel verso giusto, potrai valutare serenamente e senza inutili sensi di colpa di adottare il "male minore", e cioè rimetterla sotto terapia farmacologica.

Mi costa moltissimo dirti questo, ma nella vita ho anche imparato ad arrendermi all'evidenza e che non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato (mi riferisco al fatto che se tua madre non vuole cambiare abitudini alimentari, non puoi obbligarla).

Sono pronto a parlare io stesso con tua mamma, se questo potrà esserti d'aiuto.

Io ci sono

Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


IL LIBRO DI PIETRO BISANTI: I SOLDI MEGLIO SPESI DELLA MIA VITA

LETTERA

Caro pietro ho trovato il suo libro interessantissimo e volevo ringraziarla immensamente (l'ho letto in due ore...), è molto chiaro anche se non sono molto lucido a causa degli psicofarmaci, i soldi spesi meglio in vita mia!Spero vivamente che riesca nella sua opera di divulgazione! Buona serata e cordiali saluti 

Firmato C.L.


RISPOSTA

Caro C.,
grazie per le sue parole che pubblico molto volentieri.

A tutti i detrattori che mi scrivono, "ricordandomi" che secondo loro "lucro" sui problemi altrui perché vendo un libro alla enorme cifra di 24 euro, rispondo semplicemente così:

1) Studiate la materia per 14 anni 
2) Scrivete un libro anche voi
3) Aprite un blog come il mio e provate a diventare un faro per migliaia di persone 
4) Prendetevi le responsabilità legali e morali di quello che fate
5) Spaccatevi il posteriore gratuitamente come faccio io, dalla mattina alla sera, fornendo assistenza legale, morale e pratica a chi ha autonomamente deciso di vedere la propria condizione di "malato psichiatrico" in maniera diversa e certamente non irreversibile.

Io, nel rispetto delle Leggi, della mia coscienza e del mio essere un non-medico, me ne frego altamente di qualunque commento non sia costruttivo o finalizzato al Bene.

Avanti così
Pietro Bisanti






martedì 5 luglio 2016

DISMISSIONE ENTACT: SCOSSE, VERTIGINI E PERDITA DI EQUILIBRIO

LETTERA

Ciao Pietro, ti volevo domandare ma e possibile che dopo 4 mesi dalla eliminazione di entact soffro a volte di vertigini e equilibrio compromesso con scosse elettriche ?

Grazie 

Lettera firmata

Sent from my iPhone


RISPOSTA

Ciao Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

La risposta è: ASSOLUTAMENTE SI'.

Non devi considerare l'emivita del farmaco (e quindi se lo stesso sia ancora materialmente nel tuo corpo), ma tutto il processo inverso che il tuo organismo deve fare per recuperare quello stato di equilibrio compromesso dal farmaco stesso.

Ci vuole pazienza, in pratica il tuo corpo si sta autoresettando.

Ma, lo ripeto fino alla nausea, scalare SENZA CAMBIARE ALIMENTAZIONE in maniera impeccabile è a mio giudizio tempo perso.

Avanti così

Pietro Bisanti


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FRONTAL ED ENTACT PER DEPRESSIONE POST-MENOPAUSA. SMETTETELA DI FARVI PRENDERE PER IL CULO E APRITE IL CERVELLO

LETTERA

Ho 53 anni e soffro da anni tra il tira e molla con frontal ed entact. 
Mi danno un po' di forza di volonta' e molti incubi notturni e cmq sia sono sempre depressa .Ma questo e' dovuto alla mancanza di serotonina per via della menopausa. Che posso fare ??

F.to Anonima 


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Mi scusi se posso sembrarle duro, ma ogni cosa che dico, la dico a fin di bene.

Prima cosa: anche se tutto quello che faccio, lo faccio gratuitamente, quando si riceve una mail, ci si aspetta di sentire parole come "Buongiorno", "Per favore" e "Grazie".

Non sono un robot a disposizione di tutti. Imparate l'educazione e da me avrete tutto; disattendetela e smetterò di rivolgervi la parola.

Detto questo...

Lei purtroppo manifesta una TOTALE impreparazione su che cosa sia la salute, come la si mantenga, come la si riacquisti e su che cosa siano esattamente gli psicofarmaci.

Lei pensa che, dopo milioni di anni di evoluzione, la nostra felicità, volontà e voglia di vivere possa dipendere solo da una sostanza di totale sintesi chimica?

Il gorilla ha bisogno dei tranquillanti? L'elefante dell'antidepressivo?

No, e lo sa perché?

Perché, d'istinto, vivono secondo Natura e si nutrono del cibo che la stessa Natura ha creato e ideato per loro.

Lei ha mai considerato che l'alimentazione sicuramente scriteriata che ha sicuramente seguito per 53 anni l'abbia ridotta allo stato in cui si trova?

Ed è facile dare la colpa alla menopausa...

La piantiamo di considerare la gravidanza, l'allattamento o la menopausa delle condizioni di malattia?

Vuole capire che l'uomo è nato per stare in salute, e che quando non è in salute bisogna andare a modificare gli stili di vita, cominciando da quello che si mangia, invece di imbottirsi di schifosissima chimica?

La "forza di volontà" che quei farmaci le danno altro non è che un finto innalzamento dell'umore pari a quello che le darebbe una comune droga da strada.

Quindi, si svegli, apra gli occhi e cominci a capire che il corpo umano ha bisogno di sole, aria pura, un'alimentazione corretta e una costante attività fisica.

Cinque pasti al giorno sbagliati e l'immobilismo totale che ormai pervade questa società l'hanno portata nella condizione in cui si trova.

Ecco, in ogni caso, il piano di battaglia

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel suo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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domenica 3 luglio 2016

CANNE E PSICOFARMACI: UN CANE CHE SI MORDE LA CODA

LETTERA

Salve,
Vi scrivo in forma anonima, raccontando purtroppo una storia vera.
Mi trovo in una bruttissima situazione.

Il mio ragazzo assume psicofarmaci (e io ne sono totalmente contro!), ed è seguito da "dottori specializzati".
Oltre a questo beve alcool e fuma canne.

La nostra relazione da quando ha iniziato la cura sta andando tutto a rotoli.
Sto veramente tanto tanto male perché non si immagina penso minimamente quello che sto passando.

Io non so cosa fare, e come comportarmi con questa persona.
Purtroppo la amo.
Cerco solo un aiuto nel senso, cosa faccio?
Io non me la sento di andare avanti con una persona che prende psicofarmaci.

La soluzione è semplice e ovvia.
Ma quando c'è di mezzo l'amore si è fregati.
Quindi come comportarmi visto che non ho altre soluzioni apparte quelle di subire?
Vorrei potermi comportare adeguatamente in questa situazione, ma con un parere medico.
Spero e confido in una sua risposta.
E la ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi gratuitamente.
Rimango in attesa di un suo riscontro.
Cordiali saluti
Anonima



RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
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Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Tutti considerano la marijuana come la panacea di tutti i mali, innocua sostanza rilassante dalle mille proprietà...

Col cazzo, mi viene da dire senza tanti eufemismi.

La maggior parte dei giovani finisce in psichiatria proprio a causa di questa merda, e sicuramente lo stesso è per il suo ragazzo.

E lì, al posto di essere aiutati, vengono rimpinzati di ulteriori droghe legali, che li distruggono definitivamente.

Ora non c'è molto che lei possa fare se non fargli capire che può contare su di lei.

Non si annulli, non lo pressi, non si annienti per lui. Non sia accondiscendente.

Gli dica che è un emerito imbecille, ma che potrà sempre far affidamento su di lei.

E su di me.

Sì, gli dica che sono disposto a parlargli.

L'unica possibilità che abbiamo è che in lui scatti una scintilla da quel briciolo di lucidità mentale che forse non è ancora stato bruciato da alcol, canne e psicofarmaci.

Io ci sono

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

COME UN EPISODIO DI ESAURIMENTO (FISICO) PUO' DIVENTARE LA TUA CONDANNA A MORTE: PSICHIATRIA, FOTTITI!

LETTERA

Buongiorno...sono *****, ho 27 anni e sono una studentessa dell'ultimo anno di corso della facoltà di sociologia a *****. Volevo raccontarle la mia storia e alla fine farle alcune domande.

Sono sempre stata una ragazza solare, studiosa e molto attiva socialmente nel mio piccolo paese della provincia di **** che conta all'incirca 300 anime. L'anno scorso a novembre purtroppo ho avuto uno stress talmente forte dovuto all'eccessiva perdita di peso, allo studio (non riuscivo a superare l'esame di spagnolo e in più si assommava la tesi) purtroppo ho fatto un gesto molto brutto e mi hanno portata in pronto soccorso, dove dopo avermi fatto bere tre bicchierini di non so cosa fosse, mi trovo in reparto psichiatrico. 

Solo dopo tre giorni mi sono resa conto di dove ero e della roba che mi hanno dato sono pure stata male in reparto. Dopo la dismissione mi prescrivono una pastiglia di zoloft da prendere alla sera e una pastiglia da due milligrammi di tavor. 

Succede poi nei mesi seguenti che queste pastiglie non riesco a reggerle, ho sempre tremori e sto male. Quindi decido di non prenderle. A gennaio ho una nuova ricaduta e finisco di nuovo in psichiatria. Questa volta però mi informo di ciò che mi somministrano: una pastiglia di abilify e una di zoloft e la notte valdorm (penso un sonnifero). 

Uscita dal mio secondo ricovero tremavo come una foglia e non stavo in piedi. Perciò chiedo alla psichiatra di fare qualcosa per il mio tremore. Mi prescrive una pastiglia di Akineton insieme a quelle che prendevo ed il risultato è stato: non ci vedevo, non ragionavo, non camminavo. 

La notte in più vedevo nei miei occhi una pulsazione di luci bianche. Dopo questo episodio e spaventata, ho deciso di contattare un altro medico che si è preso cura di me ma somministrandomi altri psicofarmaci. 

All'inizio mi ha fatto delle punture di antidepressivo e mi sono sentita subito meglio ma poi quando mi ha prescritto la cura, quale clopixol in gocce 3/4 e un quarto di pastiglia di remeron i tremori e le mie ansie aumentavano di nuovo. 

Perciò ho deciso di smettere. Da aprile ho smesso di mia volontà sono stata malissimo, ma adesso ho pochi sintomi. Purtroppo non riesco a dormire la notte e devo prendere il tavor da un milligrammo, non riesco ad uscire ancora di casa e ogni giorno mi sembra un incubo. 

Volevo chiederle....secondo lei queste sensazioni passeranno? Riuscirò ad avere una vita come prima? Il paese è piccolo mi sento giudicata...inoltre, può il nuovo psichiatra mandarmi in psichiatria se non seguo le sue cure (questo psichiatra mi ha tolto dalla prima psichiatria, lui svolge servizio privato). 
La ringrazio per la sua attenzione.
Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Cosa le è accaduto?

Semplice, tutti gli impegni che si è sobbarcata hanno semplicemente mandato in tilt il suo MALE ALIMENTATO corpo fisico.

Ha "semplicemente" avuto un esaurimento delle sue risorse energetiche. Non si possono chiedere infatti al proprio corpo sforzi immani se non lo trattiamo, soprattutto a livello alimentare, in maniera impeccabile.

E questi inutili e ignoranti dottori l'hanno trasformata in un caso da manuale...

Al posto di accoglierla, capirla, supportarla psicologicamente e NUTRIZIONALMENTE, altro non hanno fatto se non distruggerla di farmaci, giocando al piccolo chimico con la sua mente e il suo corpo...Roba da far rabbrividire!

Ora, ha tolto i farmaci di botto (e, a dirle la verità, quando assunti da non troppo tempo, questa pratica si rivela più utile dello scalaggio), ma le rimane il Tavor e la sua salute precaria.

Impari finalmente come un corpo debba essere trattato e abbracci senza riserve i dettami millenari della scienza Igienista e dell'alimentazione vegancrudista.


Ecco il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel suo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com

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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

BIPOLARE: DISTURBI PSICHICI SCOMPARSI MA INCAPACITA' DI VITA LAVORATIVA E SOCIALE

LETTERA

Salve, sono una persona affetta da disturbo bipolare e psicosi. Sono in cura con serenase e depakin, I disturbi psichici sono scomparsi, ma non riesco a lavorare e a fare una vita sociale serena perché ho cambiamenti d'umore, difficoltà di concentrazione e sonnolenza quando inizio a lavorare davanti a un pc. Vorrei sapere da lei se c'è un rimedio, se lei è medico e se visita a Cosenza. Grazie.




RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Non so come sia concretamente riuscita ad arrivare su questo blog, ma voglio che alcuni concetti le siano chiari:

1) Ripeto di non essere un medico e quindi di non visitare nessuno.

2) Seguo e divulgo i dettami della millenaria scienza Igienista applicati soprattutto alla sfera della salute mentale.

3) Quello che esprimo è semplice: non esistono "malattie mentali", bensì "manifestazioni mentali" che altro non sono se non sintomi che l'uomo (malamente) etichetta e sopprime a suon di bombe chimiche denominate "psicofarmaci".

4) NESSUNO, dico NESSUNO può guarire da alcuna manifestazione mentale attraverso gli psicofarmaci. Sopprimere i sintomi con una sostanza chimica è IRRAZIONALE, PERICOLOSO e INUTILE, in quanto vengono lasciate irrisolte le cause a monte, siano esse organiche/psicologiche/ambientali o tutte e tre.

5) Moltissime manifestazioni mentali hanno una origine ORGANICA: in pratica è il nostro corpo fisico a non funzionare e ce lo fa notare attraverso problematiche riconducibili alla sfera psichiatrica.

6) La PRIMA cosa da fare è guardare alle proprie abitudini di vita, soprattutto il piatto dove si mangia: il cibo, che è il contatto più intimo di una sostanza esterna con il nostro corpo, è FONDAMENTALE e spesso, quando è quello sbagliato, è l'UNICA causa delle problematiche psichiatriche in atto.

Quindi, i disturbi che lei dice "spariti" sono in realtà stati semplicemente nascosti a suon di bombe chimiche, che lentamente la stanno distruggendo, senza nemmeno ridarle, almeno nel frattempo, una parvenza di vita "normale".

Se, detto tutto ciò, NON CREDE al potere di autoguarigione del corpo umano, anche e soprattutto attraverso una corretta alimentazione, "non perda tempo" con questo piccolo uomo.


Invece, se è stanca di dottoroni ignoranti e spocchiosi, prenda nelle sue mani la propria salute così come previsto dall'art. 32 della nostra Carta Costituzionale.

Ecco quindi il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel suo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.